Scrivere un romanzo horror significa saper trasmettere al lettore emozioni come paura, ansia o terrore. Terrore e paura sono creati utilizzando elementi soprannaturali e ricorrendo alla giusta combinazione di pause e situazioni di shock.
Da che cosa dobbiamo partire per scrivere un romanzo horror? Quali sono le sue caratteristiche principali?
• Il fattore paura
L’elemento più importante di qualsiasi storia dell’orrore sarà la paura. Le persone non leggono l’horror per un facile intrattenimento; lo leggono per essere stuzzicati e terrorizzati.
Detto questo, ecco alcuni elementi che puoi usare per spaventare seriamente il tuo lettore:
- Paure istintive
Le paure che hanno una sorta di fondamento logico o biologico sono spesso le più potenti. Oscurità, altezze, serpenti e ragni: tutte queste sono fobie estremamente comuni radicate nell’istinto. Di conseguenza, tendono ad essere molto efficaci nello spaventare i lettori.
Ciò è particolarmente vero quando il terrore colpisce personaggi innocenti: un killer li intrappola nella loro casa senza una ragione apparente, o vengono improvvisamente aggrediti da uno sconosciuto con un revolver. Come afferma la scrittrice horror Karen Woodward, “Il cuore pulsante dell’orrore è la consapevolezza che le cose brutte accadono alle brave persone”.
- Mostri e entità soprannaturali
Questi si estendono oltre il regno della logica e sfociano nel regno del “perturbante”, come lo chiamava Freud. Lo sappiamo tutti, vampiri, lupi mannari e fantasmi non sono reali, ma ciò non significa che non possano scuoterci fin nel profondo.
In effetti, è proprio l’incertezza che suscitano a renderli così sinistri: e se i mostri fossero davvero là fuori e semplicemente non li abbiamo mai visti? Le storie in cui vi sono vampiri e licantropi sono molto diffuse nella narrativa horror, quindi se decidi di scrivere un romanzo horror con questi personaggi, devi cercare di essere originale.
- Tensioni sociali
Un altro ottimo mezzo per spaventare le persone è attingere alle tensioni e alle preoccupazioni della società, una tattica particolarmente diffusa nei film dell’orrore.
Per esempio, Get Out affronta il tema del razzismo nell’America moderna, The Babadook si basa sulla salute mentale e It Follows riguarda lo stigma del sesso occasionale. Le tensioni sociali possono essere facilmente incarnate nelle pagine di una storia dell’orrore, come in The Lottery di Shirley Jackson.
- Scegli un sottogenere dell’horror
L’atmosfera giusta per la tua storia dipende dal tipo di horror che vuoi scrivere. Il tono e l’atmosfera della tua storia dipenderanno dal sottogenere scelto.
- Thriller-horror: usa la paura psicologica, che spesso si verifica all’inizio della storia, prima che sia successo molto.
- Horror splatter: utilizza descrizioni vivide di sangue che sgorga, carne fatta a pezzi e organi strappati per scioccare il lettore; pensa ai film cruenti degli anni ’70.
- Horror classico: si rifà al genere gotico classico, con ambientazioni spettrali e personaggi agghiaccianti come Dracula e Frankenstein.
- Terrore: provoca una sensazione di terrore onnipervasivo, che può servire come climax o accompagnare tutta la storia.
È anche possibile combinare diversi sottogeneri, soprattutto man mano che la storia avanza. Potresti iniziare con una trama che si ispira al thriller-horror, per poi passare a sfumature gotiche, che culminano in un terrore totalizzante.
Ma non importa con quale tipo di horror stai lavorando, “Se riesci a farti venire i brividi con la tua stessa scrittura, di solito è segno che sei sulla strada giusta”, come afferma Harrison Demchick.
- Lascia che i lettori scoprano la posta in gioco
Affinché i lettori possano davvero entusiasmarsi per la tua storia dell’orrore, devi renderli consapevoli della posta in gioco. In pratica, definire chiaramente il problema principale o motivazione dei personaggi, cosa hanno da perdere.
Queste le poste in gioco da tenere presente:
- Sopravvivenza
L’obiettivo fondamentale dei personaggi in qualsiasi storia dell’orrore è sopravvivere. Tuttavia, il loro obiettivo non è solo quello di rimanere in vita, ma di sconfiggere la loro nemesi omicida mentre lo fanno, che si tratti di un’altra persona, uno spirito malvagio o persino se stessi, se si tratta di uno scenario tipo Jekyll e Hyde.
- Proteggere i propri cari
Più persone il protagonista deve tenere al sicuro, più alta è la posta in gioco. Molti racconti horror culminano con una minaccia di morte non per il personaggio principale, ma per uno o più dei suoi cari (come in Phantom of the Opera o Red Dragon).
- Sciogliere misteri irrisolti
Alcune storie dell’orrore non riguardano la fuga dal pericolo nel presente, ma la scoperta di minacce che provengono dal passato. Ciò è particolarmente vero in sottogeneri come l’horror fantastico, che ha a che fare con i grandi misteri dell’universo e spesso rimanda alla storia antica.
Ancora una volta, come con l’atmosfera, puoi sempre unire diversi tipi di trame.
La cosa principale da ricordare, quando si vuole scrivere un romanzo horror, è che una posta in gioco chiara e diretta ha sempre un forte impatto. Secondo l’autore Chuck Wendig, la ricetta perfetta per l’orrore è: “Paletti semplici, piantati con forza attraverso lo sterno”.

- Creare suspense attraverso il punto di vista
Il lettore dovrebbe sentirsi affine al personaggio principale, in modo tale che quando la posta in gioco è alta, sentirà il cuore iniziare a battere più velocemente.
Questo obiettivo può essere raggiunto scrivendo in prima persona o in terza persona.
Quando ci apprestiamo a scrivere un romanzo horror, è meglio evitare l’onniscienza in terza persona, che può allontanare il lettore e ridurne il coinvolgimento nella storia.
- Scrivere in prima persona
Parlando di cuori che battono, per un ottimo esempio di narrazione horror in prima persona pensiamo a Poe. Molte delle storie di Poe coinvolgono narratori in prima persona squilibrati (The Black Cat, The Cask of Amontillado) ma nessuno è più famoso di The Tell-Tale Heart, in cui il personaggio principale è spinto a uccidere il suo anziano coinquilino.
La narrazione in prima persona è eccellente per agganciare il lettore fin dall’inizio e tenerlo in sospeso per tutta la storia. Tuttavia, potrebbe essere troppo complicato per romanzi più lunghi e complessi e potrebbe essere difficile se stai cercando di nascondere qualcosa ai tuoi lettori.
Vale anche la pena pensare alle implicazioni della prima persona: ciò suggerisce che i personaggi siano sopravvissuti per raccontare la storia, il che potrebbe rovinare il finale. Pertanto, se decidi di utilizzare la narrazione in prima persona probabilmente dovresti mantenerla al tempo presente.
- Scrivere in terza persona
Questo tipo di narrazione è spesso usata nell’horror di forma più lunga, reso popolare da scrittori del calibro di Stephen King e Dean Koontz.
Questa narrazione dipinge un’immagine intima del personaggio, consentendo una libertà che la narrazione in prima persona non dà. La narrazione in terza persona funziona bene anche per costruire una certa atmosfera.
- Narratori inaffidabili
In alternativa, se ti impegni ad avere un narratore in prima persona ma non vuoi rivelare tutto ai tuoi lettori, un narratore inaffidabile potrebbe essere la soluzione perfetta! Molti romanzi gialli e thriller utilizzano una narrazione inaffidabile per arrivare a un grande colpo di scena. Quindi se utilizzerai o meno un narratore inaffidabile dipende probabilmente da come concludi la tua storia: direttamente o con una svolta.
- Colpi di scena per sorprendere il tuo pubblico
I colpi di scena sono emozionanti, memorabili e aiutano a mettere a fuoco l’incertezza precedente, allentando la tensione e rivelando la verità finale. Tuttavia, sono anche notoriamente difficili da inventare e estremamente difficili da realizzare: devi accennare lentamente a una svolta, assicurandoti che non sia troppo prevedibile.
I grandi colpi di scena nella scrittura horror tendono a seguire uno schema classico: la vittima risulta essere l’assassino, la persona che pensavamo fosse morta non lo è davvero o, peggio ancora, era tutto soltanto nella sua testa per tutto il tempo! Ma tieni presente che piccoli e sottili colpi di scena possono essere altrettanto (se non di più) efficaci.
Prendi il racconto di William Faulkner Una rosa per Emily. Dopo la morte di Emily, gli abitanti del villaggio scoprono il cadavere di un viaggiatore scomparso da tempo in uno dei suoi letti, insieme a una ciocca di capelli d’argento. Mentre la scoperta del corpo potrebbe essere raccapricciante, è la presenza dei capelli di Emily (suggerendo che le piaceva coccolare un cadavere) che ti perseguita davvero.
Il finale della tua storia non deve uscire dal campo dell’horror per scioccare e inorridire i lettori. Il classico approccio horror lascia il lettore in sospeso su cosa accadrà esattamente, per concludersi con una violenta resa dei conti
In questo approccio, la resa dei conti in sé potrebbe non essere una sorpresa, ma le scene che la precedono creano tensione e attesa per il climax. In questo modo, quando arriverà il grande momento, avrà un impatto drammatico.
- Metti i tuoi personaggi in grave pericolo
Per spaventare i tuoi lettori, devi avere una solida comprensione della psiche dei personaggi. Tracciare il profilo del personaggio è un ottimo modo per creare personaggi credibili.
Potrebbe essere utile, prima di iniziare a scrivere un romanzo horror, rispondere a queste domande:
- Quale paura o lotta deve affrontare il protagonista?
- Quale decisione prende per mettersi in questa situazione?
- Come sconfiggerà o sfuggirà al suo avversario, se lo farà?
- Quali sono le conseguenze ultime delle sue azioni?
- Usa la tua immaginazione
Per distinguerti dalla massa, devi assicurati che la tua storia non sia un già fatto e un già letto. Ad esempio, un “romanzo sui vampiri” è decisamente da scartare dopo il clamore di Twilight, Vampire Diaries e True Blood.
Tuttavia, ciò non significa che non puoi utilizzare alcuni elementi delle tendenze narrative horror più popolari. Devi solo renderle uniche!
La mia esperienza

Ho dato tanti consigli alle persone su come scrivere un romanzo horror e alla fine non ho resistito e anche io ho scritto, insieme al mio amico e collega Simone Valtorta, un romanzo horror!
Nel giugno del 2020 è uscito il romanzo La memoria delle ceneri, pubblicato dalla casa editrice La Torre dei Venti nella Collana Ostro.
Spero che questi consigli siano utili per tutti gli aspiranti scrittori!