«Aveva tessuto la tela come un ragno paziente, pronto a ghermire la preda che ci sarebbe incappata dentro. Ecco, era il momento; silenzioso, si lasciò scivolare verso il portone illuminato, verso la scala da cui provenivano allegre risate e un tintinnare di bicchieri. Pregustando già il mutarsi della gioia in lutto.»
Una minaccia rimasta nascosta per decenni sta per svelarsi, per dare il via a una serie di eventi sanguinosi di cui nessuno potrà comprendere la reale portata, fin quando non sarà forse troppo tardi per fermarli…
Parigi, 1982. In una città cupa e funerea, stretta nella morsa del gelo invernale, si aggira un’entità nota come il Devastatore. È un essere colmo di malvagità assoluta, che per decenni è rimasto nell’ombra, ma ora è pronto a scatenarsi e a colpire chiunque tenterà di opporsi a lui. L’alterazione della realtà e gli elementi sovrannaturali che alimentano, fino all’ossessione, le paure più recondite dell’essere umano, sono gli ingredienti principali di un romanzo neogotico pensato come un intrigante enigma che deve essere risolto passo dopo passo, mettendo in ordine tutti i tasselli prima che sia troppo tardi: una corsa tra le vittime e il predatore, la cui posta è la vita.
L’incombenza della morte, la maledizione, l’odio finalizzato alla vendetta, i riferimenti alle cabale di estrazione religiosa non mancheranno di appassionare anche i lettori più esigenti.